GINEVRA – La IATA, (International Air Trasnporstation Association) ha pubblicato una ricerca secondo cui entro il 2037 i passeggeri che voleranno saranno oltre 8 miliardi l’anno, praticamente tutti gli abitanti della terra voleranno almeno una volta nel corso dell’anno.  Nello stesso report, si valuta che ci saranno 100 milioni di posti di lavoro in più dovuti alla crescita.

L’aviazione sta crescendo e questo sta generando enormi benefici a livello globale, ma ci sono due elementi importanti. Innanzitutto una sorta di “rimpasto geografico” del traffico aereo mondiale verso est. E in secondo luogo, un impatto negativo grosso sulla crescita e sui benefici dell’aviazione se verranno implementate misure protezionistiche severe e restrittive, come accaduto in questi ultimi mesi”. spiega il direttore generale e CEO di Iata, Alexandre de Juniac –

Il baricentro dell’aviazione mondiale si sposta sempre più verso la regione Asia-Pacifico, mentre Europa e Nord America, regioni trainanti degli ultimi 30 anni, finiranno con l’essere dei comprimari, sebbene comunque rilevanti nelle combinazioni aeree, in quanto il turismo generato da queste due macroregioni continueranno a essere determinanti per il business aereo.

A conti fatti, quindi, la Cina sostituirà gli Stati Uniti, mentre l’India diventerà il terzo bacino di traffico scavalcando il Regno Unito, già a partire dal 2025. Altro Paese di spicco nel panorama aereo sarà l’Indonesia, occupando entro il 2030 la quarta posizione nel ranking delle destinazioni aeree più importanti del pianeta. Infine, la Thailandia entrerà nella top ten dei mercati aerei più trafficati, con hub strategici verso l’Australia e altre regioni del mondo.

Per far volare così tanti aerei servono piloti e la Eagles è pronta ad addestrarli.